Il musicista ed un meccanico, diversi ma uguali

In verità qui non parleremo né di musica in sè per sè, nè di chiavi inglesi, bensì dei pregi dell’arte musicale avvicinabili a settori diversi dal proprio. L’arte non è completamente scollegata dal terzo settore dell’economia, come viceversa.
Come può essere utile il paragone tra musica e lavoro in officina per la formazione aziendale?


L’idea di partenza di un progetto

Iniziamo con l’esempio di una partitura musicale: perché una partitura musicale funzioni, suoni bene, c’è bisogno intanto di conoscere le basi della musica, e fin qui ci siamo, ma soprattutto di bilanciare le linee musicali degli strumenti in modo che l’insieme dei suoni risulti armonioso (se l’obiettivo è quello) oppure raggiunga lo scopo del compositore.

Ciò prevede di avere in testa un’idea, poi trovare il tempo per uno studio accurato del progetto, iniziare con un obiettivo, saperlo mettere in pratica, farlo funzionare, e permettere ad un’orchestra di poterlo suonare.  


Risultato

Se il risultato finale non è perfetto secondo l’obiettivo del compositore, l’arte non si realizza, l’orchestra non suona, la musica non emoziona. L’idea molto diffusa in Italia per cui si attribuisce ad un artista solo creatività, poca organizzazione, studio non necessario, è quindi fuorviante:

l’opera d’arte che nasce da un’artista è frutto sì, di talento ma soprattutto di organizzazione, ricerca, e studio.


Il talento artistico se organizzato, può divenire strumento di crescita inserito in un contesto apparentemente distante quale il terzo settore, dentro ad un’officina come dentro un’azienda.

 

L’arte inazienda e pensare fuori dagli schemi

Si suppone che un’azienda di successo o un team di lavoro sappia essere organizzato, sappia lavorare in team, sappia cosa serva per lavorare in team, ma soprattutto che il team abbia la capacità di pensare fuori dagli schemi quando serve: far funzionare un’orchestra.


Ma non sempre è così, quindi: perché non prendere spunto dagli gli schemi, i canoni e le capacità creative di un musicista compositore?


La verità è che in ogni azienda ci dovrebbe essere sempre un “direttore d’orchestra” con molte di queste capacità insieme: la sensibilità di un musicista, la creatività di un compositore, la capacità di problem solving dell’artista in generale, e la pragmaticità di un meccanico o di un ingegnere.


Allora l’arte diventa utile per la formazione aziendale

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